Chi siamo
La fondazione della Congregazione delle Suore di San Giovanni Battista
Il Venerabile Servo di Dio, Sacerdote Alfonso Maria Fusco, nacque ad Angri (Salerno) il 23 marzo 1839 e vi morì il 6 febbraio 1910, in fama di santità. La sua vita fu una risposta continua al progetto che Dio aveva su di lui e sulla società in cui visse. Le condizioni ambientali e socio-politiche dellItalia meridionale, contribuirono a fargli realizzare il carisma che Dio gli aveva dato. Egli passò beneficando tutti e mostrò un amore preferenziale per i fanciulli. Ad imitazione di Gesù di Nazareth offrì alla gioventù specialmente più bisognosa, la possibilità di inserirsi nella società con una adeguata formazione morale, intellettuale e professionale.
Le "Suore Battistine del Nazareno" da lui fondate a questo scopo nel 1878, nella spiritualità e nella fedeltà dinamica del carisma, hanno ampliato le dimensioni della carità, secondo le esigenze del mondo contemporaneo e con il nome di Suore di San Giovanni Battista attualmente sono diffuse in Italia, Stati Uniti dAmerica, Canada, Brasile, Chile, Zambia, India, Philippines, Korea, Polonia, Argentina, Messico e Madagascar.
A Roma e dintorni, in particolare, hanno scuole in viale Giulio Cesare, Quarticciolo, Acilia, Villaggio San Francesco e Tor S. Lorenzo.
La Scuola "San Gionvanni Battista"
La scuola dell'infanzia e primaria "San Giovanni Battista" sorge a Roma in viale Giulio Cesare 108
Principi ispiratori dell'attività educativa della Congregazione ispiratori dell'attività educativa della Congregazione
Lopzione apostolica fondamentale del nostro Istituto è levangelizzazione e promozione umana dei bambini e dei giovani. La proposta pedagogica trae il suo punto di partenza dalle fonti. Si parte da una considerazione delluomo come entità misteriosa, creativa sottoposta continuamente ad evoluzione.
Nelluomo cè una tendenza allattuazione del proprio essere, un bisogno di crescita, di realizzazione, una tensione verso lunità e larmonia che si identifica pienamente con il vero e profondo obiettivo delleducazione. Riconoscere il diritto dellaltro ad essere pienamente se stesso, significa considerarlo" persona". Questo impegna fortemente leducatore che deve sentire il dovere di aiutare a divenire essere umani padroni della propria interiorità e liberi dalle catene dellesteriorità, divenendo contemporaneamente egli stesso "esperto" di umanità.
Leducatore assume dunque il ruolo di "guida"il cui compito è di accompagnare il discepolo in questo viaggio verso la presa di coscienza di se stesso, verso la piena edificazione personale. Lirripetibilità presente nella soggettività umana non ha uno sviluppo spontaneo, ma necessita di essere riportata alla luce.
Il processo di esplicitazione delloriginale non può dunque realizzarsi su di un piano di totale autosufficienza, ma esige un atto tipico di "intersoggettività", questo è ciò che definiamo rapporto educativo. Lideale pedagogico battistino sente fortemente la responsabilità di attuazione di questo processo.
Partendo da una concezione dinamica della cultura si fa responsabile di un orientamento non statico, non omologante, ma rispettoso delloriginalità della persona che contribuisce a promuovere.
"Crescere in età" significa "crescere in cultura" e soprattutto "crescere nella diversità ", con la speranza di fondo che
"Ogni valle sarà colmata
ogni monte e colle sarà abbassato
le vie tortuose saranno dritte
i luoghi impervi spianati,
e tutti gli uomini vedranno la salvezza di Dio."
(Lc 3, 3-6)