Friuli Venezia Giulia


Friuli-Venezia Giulia Il Friuli-Venezia Giulia e’ una delle regioni più piccole ed e’ anche quella più orientale dell’Italia settentrionale. Confina a ovest con il Veneto, a est con la Slovenia, a nord con l’Austria. La regione e’ bagnata dal Mar Adriatico. Il suo territorio e’ diviso in due parti: a nord vi sono le Alpi Orientali, a sud si estende la Pianura Veneta. Le Alpi si suddividono in Carniche, a ovest fino alla Sella di Comparossa e Giulie a est. Nessuna vetta raggiunge i 3000m e la vetta più alta della regione e’ quella del Monte Coglians (2780 metri). Dei Monti alpini segue la zona delle prealpi Carniche e Giulie che si abbassano progressivamente fino a costituire una fascia di morbide colline.

TERRITORIO e CLIMA

La Pianura Veneta, di origine alluvionale, e’ percorsa dal fiume Tagliamento. E’ il proseguimento della Pianura Padana anch’essa distinta in alta e bassa pianura, separate da una linea delle risorgive. La Pianura Veneta si affaccia sull’Adriatico con le Lagune di Marano e di Grado che si estendono tra le foci dei fiumi Tagliamento e Isonzo. Il passaggio lagunare caratterizza la costa occidentale della regione. I più importanti corsi d’acqua sono gli unici che sfociano nel mare. Sono il Tagliamento che nasce dalle Alpi Carniche attraversando l’intera regione, l’ Isonzo per il primo tratto slovenico, sfocia poi nel Golfo di Trieste, ad est si trova il Carso, un’area naturale di bassi altopiani costituiti da rocce calcaree; con il passare del tempo, la fratture superficiali diventano grotte e gallerie sotterranee in cui spesso scorrono dei fiumi, questo fenomeno, detto carsismo, interessa anche varie zone italiane. Scorre sottoterra il fiume Timavo, un altro fiume e’ il Livenza che nasce nelle Prealpi Carniche. Il Friuli-Venezia Giulia regione autonoma statuto speciale e’ tutelata da due vasti parchi regionali e undici riserve naturali. Il parco regionale delle Dolomiti Friulane. E’ molto interessante perchè il suo territorio e’ selvatico e incontaminato dove ci sono aquile reali, camosci, marmotte, cervi, stambecchi e galli cedroni. Straordinario e’ anche il patrimonio vegetale con alcune specie di piante risalenti ad epoche antichissime. Di recente sono state ritrovate impronte di Dinosauro. L’aspetto del territorio fa si che la regione conservi molto del suo paesaggio originario, come le sorgenti del fiume Timaro che l’uomo cerca di preservare. Il clima certo non aiuta l’uomo a preservare la natura, perchè il Friuli-Venezia Giulia e’ una regione piovosa e ventosa. Nella zona costiera, il clima e’ temperato marittimo, mentre nella zona pianeggiante e’ continentale; la Carnia ha un clima particolarmente rigido ed è spazzata da forti venti. La regione è caratterizzata da abbondanti precipitazioni, anche sui rilievi nevica abbondantemente. Le cime non sono molto alte e non fermano i venti provenienti dall’Europa Centrale soprattutto il Golfo di Trieste è interessato dalla bora, un vento freddo le cui raffiche possono raggiungere i 140km orari, provocando gravi danni.

ECONOMIA e INDUSTRIA

Nel Friuli-Venezia Giulia si organizzano numerosi festival e rassegne artistiche e cinematografiche. La principale fonte di reddito della regione è l’industria. Una fabbrica importante è quella diegli elettrodomestici della Zanussi. Mentre l’agricoltura è sviluppata sopratutto nella bassa pianura, quindi il Friuli-Venezia Giulia, ha avuto fino a pochi decenni fa una economia soprattutto agricola. Dagli anni settanta, è in atto un forte sviluppo industriale e del terziario avanzato, grazie ad una fiorente attività turistica, esiste la frutticoltura e la cerealicoltura industriale, nelle zone collinari si coltiva la vite da cui si ottengono vini di ottima qualità come il Pinot ed il Tocai. L’ allevamento ovino consente una produzione molto rinomata di prosciutto, in particolare il famoso prosciutto crudo di San Daniele. La pesca è in diminuzione rispetto al passato perché il mare adriatico settentrionale è sempre meno pescoso, è invece in espansione l’ allevamento dei molluschi. I grandi impianti industriali si concentrano come quelli petroliferi, birrifici, metalmeccanici intorno al capoluogo Trieste. A Monfalcone ci sono impresse ad alto contenuto tecnologico e cantieri navali; a Pordenone le industrie di elettrodomestici ed a Gorizia industrie meccaniche di precisione. Nella provincia di Udine sono fiorenti le piccole e medie imprese.

CUCINA

In questa regione convivono due cucine : quella friulana e quella triestina. Si mangiano molte zuppe, minestre e minestroni di fagioli, rape ed ogni sorta di verdura inevitabilmente conditi con lardo affumicato che fanno il loro più tipico …………….. Tra i piatti di carne esiste una specialità di importazione “gulasch” di origine ungherese, e la costoletta alla viennese del tutto simile a quella milanese, ma tagliata nella coscia di vitello. Della carne di maiale si fa largo consumo sia fresca che insaccata (luganica del Carso). Il pesce è raro nelle zone friulane fatta eccezione del porto di Trieste, con alcune prelibate specialità : il brodetto. Il cibo tipico popolare è la “brovata”, rape bianche sotto vinacce e tritate in listerelle come i crauti. Si servono come contorno al cotechino, al lesso con salse a base di frutta e di semi aromatici. Anche i dolci come quelli di Pasqua risentono dell’ influenza dei paesi limitrofi così come molti vini e liquori. La conquista della regione da parte dei romani fu molto antica, avvenne nel II° secolo a.c. dove i romani fondarono una colonia militare chiamata Aquileia, antica roccaforte contro l’ invasione dei barbari ed all’ epoca il centro più importante del nord-est per spedizioni e conquiste militari. Come prima detto l’ Austria ha una influenza storica sulla regione, poiché Trieste e Gorizia dal ‘400 ebbero la dominazione austriaca, mentre il resto del territorio fu annesso a Venezia. Tutte le varie dominazioni si sono susseguite dopo le invasioni barbariche. Tutto il Friuli-Venezia Giulia alla fine del ‘700 fu annesso all’ impero austro-ungarico e, nel XVIII° secolo entrò a far parte del Regno d’ Italia. Trieste e Gorizia però restarono al territorio austriaco fino al 1918. Durante la II° guerra mondiale, Trieste venne occupata dai tedeschi e poi dagli jugoslavi. Al termine del conflitto si costituì il territorio libero di Trieste, che venne suddiviso in due zone: la zona A affidata all’ amministrazione italiana e la zona B affidata all’ amministrazione jugoslava, ma comunque rivendicata dall’ Italia. Con il trattato di Osimo del 1975 si pose fine alla controversia territoriale tra i due paesi e venne definitivamente confermata la divisione di Trieste La conquista della regione da parte dei romani fu molto antica, avvenne nel II° secolo a.c. dove i romani fondarono una colonia militare chiamata Aquileia, all’ epoca il centro più importante del nord-est. Marandola Danio e Corvaro Nicole